Italian Hardcore Barbecue è la nostra terza back to back in 5 settimane.
Una back to back è una gara doppia che si svolge in un unico weekend, con due turn-in, uno al sabato, uno alla domenica.
Normalmente è una formula dedicata ai contest che comprendano un invitational, come l’American Royal o il Brew’n’q, ma quest’anno sono arrivate in Europa anche gare doppie valide entrambe per la classifica, e noi non potevamo non provarci.
Una gara doppia a qualcuno può sembrare estenuante, e probabilmente per chi fa L&S lo è davvero.
Nel nostro caso non credo impatti troppo, anzi.
Personalmente, il fatto di avere un giorno di “riposo” tra i due di carico/scarico mi fa trovare le gare doppie quasi preferibili, soprattutto se mettiamo sul piatto della bilancia quel piacere puramente agonistico di poterci riprovare subito, per confermare un ottimo risultato o ribaltarne uno cattivo.
Italian Hardcore Barbecue è un contest italiano alla seconda edizione organizzato da Andrea Centanni ed i ragazzi di Grigliare Duro.
Grigliare Duro è un’associazione molto attiva sia sui social che sul campo, con corsi, catering, eventi. Il loro spirito si evince dal nome: poche formalità, pochi tecnicismi, tanto divertimento con una punta di tamarro che rende tutto un po’ più Pulp.
Finalmente abbastanza comodi dopo due trasferte devastanti in Belgio e in UK, ci siamo davvero goduti il piacere di una gara nel nostro Paese.
All’estero c’è più organizzazione, più partecipazione, più sponsor, ma qui ci siete voi, i nostri amici, e devo dire che questo rende tutto più magico.
Se da un punto agonistico il piacere è sempre quello di confrontarsi con i top team europei, da un punto di vista personale il piacere massimo è quello di vedere persone che non vedevi da tempo, ridere, scherzare, ricordare fatti di qualche anno fa, vivere la nostra magia.
Anche per questo contest, come per Bardo-q, ho chiesto ospitalità sul camion degli Sticky Fingers. L’idea era quella di caricare e raggiungere il campo gara insieme a Marco ma il weekend si preannunciava più complicato del previsto.
Big Finger tardava di qualche ora per problemi personali, io mi trovavo a questo punto spiazzato con gli orari per poi tornare indietro e prendere i miei figli all’asilo. Propongo a Marco di andare diretto sul campo gara senza di me, dove avrebbe trovato a scaricare Alessandro e Andrea, ma il treno di Alessandro veniva bloccato a Rogoredo da manifestanti sui binari!
Si, con gli spostamenti non siamo fortunatissimi!
Per fortuna però si è trattato di una roba davvero da poco, e nel primo pomeriggio i nostri fidi dispositivi Napoleon erano già piazzati ed eravamo pienamente operativi.
Ci ha deluso un po’ constatare che i team iscritti al day 1 erano solo 12. Sono sincero, non mi aspettavo molti più team italiani, ma ero ragionevolmente convinto di trovare molti più stranieri, in quanto questa gara rappresentava comunque “un bocconcino appetitoso”.
Come fosse un torneo di tennis, chiunque guarda la lista degli iscritti e si fa un’idea delle “teste di serie”.
Normalmente ci si aspetta che a fronte di un giudizio “coerente” e in assenza di problemi per i team maggiori, questo criterio sia ragionevolmente rispettato, salvo il fisiologico exploit di qualche team “sorpresa”.
Guardando lo stato di forma di quest’anno (e non lo storico, altrimenti la lista si allungherebbe molto di più) i team più accreditati per la vittoria erano il belga BBQ+, già a 4 titoli di Grand Champion nell’anno, e Dragon BBQ, estremamente migliorato rispetto all’anno scorso.
Poi (sempre guardando alle classifiche) noi, gli Sticky, Good Old BBQ e a ruota una serie di team italiani di valore noto.
Noi quest’anno solo a Noventa siamo riusciti ad essere gli schiacciasassi della passata stagione.
Per il resto abbiamo due preparazioni a livello dei migliori team (attualmente entrambe nella top 5 europea) e altre due dove stiamo studiando e sperimentando con tutti i rischi che questo comporta.
Al day 1, personalmente non sarei stato presente a tempo pieno. Ho potuto dedicare al team tutto il venerdì pomeriggio, occupandomi del trimming e dell’injection, mentre al sabato mattina sono dovuto andar via dopo il foil del brisket, lasciando il termine della cottura brisket e l’intera cottura del chicken a Valter Colombo, nostro grandissimo amico nonché team-mate ai tempi dei Def che con grandissima disponibilità ci dà una mano quando siamo in deficit di organico.
Non solo non ero preoccupato, ma anzi ero sollevato. Fare così tante gare mentre non si hanno ancora le preparazioni settate è estenuante, e lasciare per una volta il timone tutto sommato non mi dispiaceva.
Dopo aver cercato di seguire le cotture via Whatsapp, finalmente ricevo le foto dei box e i primi feedback, in questa occasione persino più “professionali”.
Eccezionalmente, infatti, sotto la tenda avevamo un altro ospite oltre a Valter, Carlo Sensi.
Carlo è uno dei più appassionati giudici italiani, uno di quelli che puoi incontrare in giro per l’Europa, e si accinge a diventare il primo Master Judge italiano.
KCBS prevede, saggiamente, che per diventare Master Judge sia necessario, oltre al superamento di un esame, anche aver partecipato, in almeno una occasione, ad un contest in qualità di team member. Questo per avere la percezione di cosa significhi essere dall’altra parte.
Quando per la prima volta abbiamo affrontato l’argomento con Carlo, ci è sembrato immediatamente naturale invitarlo ad affrontare la propria gara con noi, e devo dire che è stata un’esperienza formativa penso per entrambi.
Aggiungo che sarebbe davvero bello che ci fossero più spesso training condivisi e capacità di interazione tra team e giudici, considerando che KCBS non solo non lo vieta, ma lo incentiva assolutamente.
Comunque, a detta di Carlo e del resto del team, avevamo un ottimo brisket, un ottimo pork, buone ribs e un chicken con qualche inconveniente.
Pomeriggio riesco a tornare in tempo per le calls.
Su 12 team e call dal 10 posto, con tutto il rispetto per tutti, ci aspettiamo 4 call, sapendo che solo “la qualità” determinerà il vincitore.
Bastano poche categorie per capire che strada stava prendendo il contest.
BBQ+ quest’anno non fa prigionieri, e ben presto capiamo che il titolo di Grand Champion ha già un padrone.
Con Dragon e Sticky in affanno, ci rendiamo conto che possiamo giocarcela per l’RGC.
Abbiamo due call molto basse su chicken e ribs, ma il 1 posto pork con l’ennesima prova magistrale del Doc ci fa rialzare la testa.
Sappiamo di giocarcela con i Friuli Violent Grillers, nostri grandi amici nonché allievi del nostro primo Bootcamp di maggio 2017.
Il brisket ci consegna un 4 posto ma loro sono più bravi con un 2 posto.
Prendono titolo di RGC e gettone per il Jack.
Alla fine vedremo dagli scores che sulle ribs Marco ha fatto un capolavoro e ci hanno staccato di diversi punti, vincendo il loro primo RGC con grandissimo merito e lasciandoci fermi ad un terzo posto che comunque ci rende felici e ci migliora la classifica.
Il nostro terzo posto è però sufficiente a vincere dei pass per entrare “come staff” al mega evento che si svolgeva nel palazzetto al nostro fianco, ovvero “The Golden Cage”.
Una gara di MMA (mixed martial arts) all’interno di una gabbia, con partecipazione straordinaria di rapper ed esponenti a vario titolo della tamarritudine all’italiana.
Ho visto più addominali scolpiti e culi statuari in questo weekend che nei primi 5 mesi del 2018.
Ma la cosa più bella del sabato pomeriggio è stata il campo gara.
Ancora una volta l’Italia ci regala un contest “a porte aperte”.
Team uno di fianco all’altro senza pareti, condivisione totale, abbiamo bevuto il caffè e mangiato le ciliegie dei Southern, beer & cheese degli Italian Style, torte di compleanno dai Griller Instinct, cheese cake dai Machete, gin dai Torino Ribs e dal doc insolitamente in versione bartender, caciocavallo impiccato dai Burnt Bros, e sicuramente dimentico qualcosa!
Ciliegina (personale) sulla torta, Chiara Basso, la pasticcera più amata della KCBS, decide di festeggiare il “non” compleanno di mio figlio (in realtà compiuto a maggio mentre mi trovavo in Belgio) con palloncini, regali, e dolci come se non ci fosse domani.
Io vedo i miei figli scorrazzare liberi sul campo gara, fare amicizia con i figli dei miei amici, mia moglie essersi ormai fatta un giro tutto suo con le BBQ Wags, e sono felice, rendendomi conto che questo clima rende tutto più semplice.
I giochi però non sono finiti.
Domenica ci sarebbe stato il Day 2, era la mia gara.
Mia per il semplice motivo che il giorno prima non c’ero, mia perché agli awards sarebbe stata presente per la prima volta mia mamma e ci tenevo da morire a far bene.
Sono carico e concentrato, faccio tutto nel migliore dei modi. La sera a letto presto ed al mattino giù con il Doc per la nostra decima alba insieme quest’anno.
Le cotture vanno come da programma, anche se l’introduzione di un nuovo ingrediente ed un trimming “sperimentale” mi restituiscono quello che probabilmente è il mio peggior brisket da un anno.
Non che non sia buono, anzi, ma non è il “mio” brisket, e mi dispiace. In compenso sul pollo riesco a recuperare qualcosa, le ribs continuano il loro processo di miglioramento, il pork di Andrea rimane la solita certezza anche se lo consegniamo con qualche dubbio che definirei “filosofico”.
Al momento degli awards, quando il chicken viene chiamato sesto vedo mia mamma indispettita dire a mia moglie “mah, era buonissimo!”.
Per me è immediato pensare “cuore di mamma, figuriamoci, tutto quello che fa suo figlio per lei è la cosa più buona del mondo, e poi non è mica un giudice”.
Poi però le ribs non vengono chiamate, e mia mamma “eh, le avevo sentite asciutte”.
Commenta il pork quarto con “quello del dottore era buonissimo”, ed infine il brisket settimo con “era salato, non era buono come al solito”.
Sorrido, e penso che mia mamma probabilmente ha mangiato più barbecue della metà dei giudici al tavolo, oltre ad avere un palato pazzesco.
In tutto ciò, registriamo un 180 pork dei Friuli Violent Grillers ed il secondo 180 brisket dell’anno per l’immenso Mano Zaal dei BBQ+, che tra le altre cose ha gareggiato DA SOLO.
Durante gli overall, nonostante anche in questo caso sappiamo che il GC ha già il nome dei BBQ+ (concluderà la gara entrando di diritto nel CLUB 700+KCBS, insieme a noi ed altri 3 team europei) assoluti mattatori del contest, pensiamo di potercela giocare con i Friuli, nonostante il loro 180 sul pork.
Noi infatti abbiamo tre call, non altissime ma 3, mentre loro due, entrambe alte.
Alla fine, purtroppo, il podio si ripete esattamente uguale al primo giorno:
BBQ+ Grand Champion
Friuli Violent Grillers Reserve Grand Champion
Bros hog terzi.
Volete una curiosità per gli amanti di dietrologie, complotti, cabala o qualsiasi altra curiosità? In un contest in cui i team erano organizzati su tre file, BBQ+, noi e Friuli Violent Grillers eravamo esattamente uno di fronte all’altro!
Fossimo a scuola direbbero che qualcuno ha copiato!!
Le sorprese però non sono finite.
Andrea Centanni aveva previsto un premio per il migliore team di entrambi i giorni, ovvero l’ascia bipenne forgiata a mano “The Butcher”, ovviamente andata a BBQ+.
Reserve Grand Champion anche della doppia ovviamente i Friuli Violent Grillers.
C’era però un altro premio che i ragazzi di Grigliare Duro avevano messo in palio.
Qualcosa che non era mai stato fatto.
Alla vigilia di questo contest, l’organizzazione aveva calcolato i risultati ottenuti dai team italiani nelle gare italiane.
Sommandoli ai risultati di queste due gare (i due ultimi contest italiani di quest’anno) sarebbero andati a delineare il Campione italiano KCBS 2018.
Con grandissimo piacere, questa volta abbiamo sentito il nostro nome!
Siamo felici perché è un premio ad una stagione intera, premia la costanza di risultati, ed arriva proprio nel momento in cui, con due terzi posti consecutivi, troviamo in parte il nostro “solid cooking” che molto spesso vale più di una vittoria sporadica.
Il premio, poi, è uno sballo.
Come nelle tradizioni dell’NBA americano, un anello a testa con il logo “Italian Hardcore Barbecue” ci ricorda che per quest’anno i più costanti in Italia siamo stati noi!
Per citare Andrea Centanni:
un anello per trimmarli
un anello per rubbarli
un anello per ghermirli e nel barbecue grigliarli.
È stato un bellissimo weekend, sarei probabilmente ipocrita se dopo aver girato così tanto in Europa parlassi di un’organizzazione impeccabile, ma non è la cifra di Grigliare Duro, per cui ciò che conta in definitiva è il clima, il divertimento, la convivialità, e da questo punto di vista è stato un contest eccellente!
Ringraziamo i nostri main sponsor Napoleon Italia ed Eurofokus, il nostro sponsor, spacciatore di carne ed amico Federico Dal Lago per la consueta fornitura di qualità estrema di pork e brisket, Grillgold per averci spedito in tempo record il legno d’affumicatura più buono d’Europa, Oh My Rub! per renderci più semplice avere un flavour vincente, gli amici di Jubatti per averci omaggiato delle ribs.
Grazie a tutti gli amici che sono passati a trovarci, ai giudici, ai team, ai Rep, agli organizzatori.
Complimenti a BBQ+ primo vincitore di entrambi i contesti di una back to back, ai nostri vecchi “allievi” Friuli Violent Grillers che sono ormai diventati grandi ed hanno un futuro vincente davanti, al vincitore morale del contest Simone Brucini, un altro dei ragazzacci del bootcamp, che ha gareggiato totalmente da solo e si porta a casa uno splendido 3 posto brisket.
Per noi qualche giorno di pausa, poi saremo protagonisti, in Ungheria, del nostro primo Bootcamp fuori dai confini nazionali, quindi di nuovo concentratissimi per cercare di dare il nostro meglio al Prime Uve.
#wearebroshog