Eccoci qui, all’ultimo contest della stagione: Smoke in Schlieren.
Nonostante la vicinanza, in più di trenta contest fatti, non avevamo ancora partecipato ad una edizione in Svizzera. Un po’ per i problemi relativi alla dogana e al cambio, un po’ per i problemi telefonici, è una nazione che francamente abbiamo sempre lasciato fuori dalle nostre ipotesi.
Tuttavia, in questo termine di stagione, volevamo concederci un ultima gara.
Saremmo dovuti essere presenti a Tallya, una settimana fa, ma improrogabili impegni personali ce lo hanno reso, a malincuore, impossibile.
Per questo motivo abbiamo deciso, last minute, di iscriverci a Smoke in Schlieren, contest organizzato da Okker Simon Cuiper, incontrato spessissimo sui campi gara di mezza Europa.
Non posso negare che una spinta decisa alla nostra voglia di iscriverci sia arrivata proprio da Okker, nel momento in cui ci ha comunicato che l’organizzazione del contest si sarebbe premurata di rimborsare ai team stranieri l’importo dei dazi doganali (nel nostro caso circa 200€).
Quello che è stato davvero il contest last minute, non pianificato, si è poi rivelato uno dei contest più comodi e piacevoli della stagione.
Per una volta abbiamo accantonato aerei e mezzi personali per confluire tutti verso il nostro magazzino e quindi proseguire felicemente in furgone, questa volta in 5, in compagnia del nostro amico e Master Judge Carlo Sensi.
Al netto di qualsiasi altra considerazione, il contest è durato, magazzino/magazzino, 34 ore. Uno dei più comodi di sempre.
È vero che ci sappiamo adattare, è vero che abbiamo fatto e forse faremo ancora contest con dotazione minimale e tutto stipato nei trolley, ma un contest del genere si vive con tutto un altro spirito.
Mi rendo conto mentre scrivo che queste considerazioni possono essere considerate superflue dalla maggior parte dei team, ma garantisco che per un team con membri dislocati in giro per l’Italia, ma con magazzino comune, sono comodità niente affatto banali.
Il campo dell’evento era organizzato su due piazzette adiacenti ricavate tra palazzi commerciali: una dedicata ai gazebo dei team, l’altra ad un evento di truck food, raccolta ma abbastanza interessante.
Facevano da contorno un tendone con musica dal vivo e l’ormai irrinunciabile punto di lavaggio con acqua calda!!! (organizzatori, mai più senza, vi prego!!!!).
Pomeriggio di sabato dedicato a montaggio della postazione, trimming e seasoning, serata all’assaggio di qualche prelibatezza presso i truck food (abbiamo scelto la proposta tailandese) e a letto presto per essere belli carichi il giorno successivo.
La grande novità di questo contest, per il nostro team, è stata la presenza, finalmente da titolare, di Valter Colombo.
Molti di voi lo avranno visto accompagnarci in diverse gare ultimamente, ma a Schlieren ha fatto il suo esordio da titolare di preparazione, occupandosi del chicken dall’inizio alla fine, preludio del suo 2019 che lo vedrà indossare stabilmente il maialino arancione!
Non sto a tediarvi col racconto della mattinata di cottura, basta dire che tutto è andato secondo i nostri piani e che la consegna ci ha visto molto soddisfatti.
Sfortunatamente causa alcuni inconvenienti non avevamo la consueta fornitura di carne del nostro sponsor Federico Dal Lago, che ringraziamo ancora una volta per averci deliziato una stagione intera con dei prodotti eccellenti, ma ci è venuta in soccorso Jubatti carni (official partner KCBS) con il proprio Boston Butt molto diverso da quello a cui siamo abituati ma capace di restituire un prodotto finale di alto livello.
Le nostre attenzioni erano tutte rivolte al chicken ed alle ribs, protagoniste di recentissimi cambi sostanziali nella preparazione. Il Pork sarebbe stato curato dalle solite abili mani del doc (seppur con la grande incognita del cambio materia prima) mentre sul brisket avevamo più certezze potendo disporre di una carne che conosciamo benissimo ed un metodo che non prevedeva questa volta particolari test.
Dopo la consegna, ricaricato tutto con la comodità che solo un furgone sul campo gara sa regalare, ci attendevano le calls.
Classifica alla mano, considerata l’assenza dei mostri sacri di questo 2018, le teste di serie del contest erano i nostri amici White Squirrel e Dragon Barbecue, poi di seguito tutti gli altri a giocarsela.
Inutile nascondere che pensavamo ad un buon piazzamento.
Chicken e ribs tra le migliori (forse le migliori) di questo sciagurato 2018, pork buonissimo come al solito, brisket “nostro”. Eravamo contenti.
Prendiamo call medio basse nelle prime tre preparazioni, concludendo con un 1 posto brisket che mi ha emozionato perché mi mancava da marzo, sappiamo di non essere da podio ma speriamo di essere tra i primi quattro. Sbagliamo di poco… quinti.
Ci è dispiaciuto moltissimo non riuscire ad arrivare un posto più avanti, era quello che ci eravamo proposti prima del contest ed abbiamo fallito per pochi punti, pur portando a casa una prestazione di altissimo livello sotto il profilo tecnico e di gusto, che ci dà molta fiducia per il prossimo 2019.
Ringraziamo innanzitutto Jubatti carne, nostra salvatrice per questo contest, quindi i nostri angeli custodi Napoleon Grills Italia, Eurofokus, Grillgold per l’eccellente legno per affumicatura, Forcellini allestimenti per averci consentito ancora una volta di viaggiare comodi, e la nostra creatura Oh My Rub!, che ci sostiene e ci consente di poter dare sempre il massimo flavour possibile con spezie freschissime e di ottima qualità.
Dimenticavo… siete curiosi di sapere perché tenevamo così tanto al quarto posto?
È un argomento di cui vi racconterò nell’articolo conclusivo della stagione, in cui parleremo delle scelte che hanno pagato, di quelle che hanno pagato meno, e della difficoltà a vivere una stagione “ottima” dopo essersi appena lasciati alle spalle una stagione “fantastica”.
La stagione di contest è finita, ma il 2018 ci regalerà ancora qualche sorpresa!
#wearebroshog