Non è il solito Bros story…

Questo story sarà un pò differente, sarà un pelo malinconico, un pelo incazzoso e molto schietto.

Diverso dagli altri ho detto? Si, ma solo in parte.

Noi Bros hog abbiamo molti difetti, ma ci sono alcune cose che non ci mancano, tra queste l’onestà intellettuale, la lealtà e il coraggio delle nostre azioni e riflessioni. Questo racconto ne rappresenta una sintesi, tanto per essere chiari.

Giramento di palle

Iniziamo dalla fine: se non vinci quando è nelle tue possibilità farlo, devi fermarti a riflettere, è mandatorio.

Aggiungo: è ancora più vero se hai provato più volte quella sensazione. A me di partecipare interessa il giusto.

Ok, tutti amici, gran pacche sulle spalle e abbraccioni, bbq family e minchiate del genere, ma a me piace vincere. Punto.

Scusate la schiettezza ma ho un problema con il politicamente corretto e la morale pelosa, io mi ci incazzo.

Sbaglio? Non è giusto? Possibile, ma è inutile raccontarci palle.

Non fraintendete, sul campo gara ogni volta incontro persone fantastiche e ogni volta che penso di fermarmi, di smettere qui, penso a loro e alle chiacchiere che difficilmente potrei fare con altri. Ma non mi basta.

Mettiamola così: vi voglio bene, ma il sentimento sublima se vinco, ecco l’ho detto.

Al bando di qualsiasi ipocrisia, questa gara, in linea teorica, si poteva (doveva?) vincere. L’avevamo dominata l’anno scorso con 1 Gran Champion, 2 primi posti (di cui uno con 180) e sfiorando il nostro secondo 700. Quest’anno non è stato così.

Abbiamo la NECESSITA’ di giocare per vincere, anche perchè, diversamente, che ci vai a fare in contests con 30-40 teams? In gare con presenti i più forti?

Non faccio considerazioni personali, considero il ranking europeo degli ultimi 3-4 anni, sono fatti.

E poi c’è quello che abbiamo alle spalle. Sapete, se corri con la Haas in F1 o con l’Aprilia in MOTOGP che te ne fotte, vai avanti a prendere pugni in faccia e al primo punto preso (vedi Giovinazzi con l’Alfa Romeo) ti scatta un sorriso che ti portano in PS per sospetta infezione da tetano!

Noi, semplicemente, NON POSSIAMO PERMETTERCELO. Non può essere la nostra cifra essere felici per un RGC sporadico, o per qualche call qua e là. Non può renderci soddisfatti essere attualmente tredicesimi in classifica europea, pur se primi italiani.

Dico noi non a caso. Fermi, non pensiate che sia un esaltato che immagina i Bros come i campioni dei due mondi, nemmeno per sogno.

Ma, è innegabile, abbiamo ricordi dolci come una cioccolata calda servita alle 6 del mattino in campo gara al West, e io, quelli, non li voglio affogare nella mediocrità. No.

La gara

Per questa gara/sconfitta non ci sono alibi, se non qualche esperimentino che non ha portato buoni frutti su una preparazione che non necessitava di variazioni sul tema (pork) ma tant’è, non è questo il problema.

La materia prima c’era, il setting a posto, il team al completo. Forse la voglia un po’ meno, ma nulla di drammatico.

Posso essere scazzato per i due mesi precedenti ma nel momento in cui vedo il mio pork butt sotto la tenda mi sale la scimmia. Quando vedo Carlo, Ale, Valter che lavorano sulle loro preparazioni sento quello spirito di squadra che mi fa rizzare i peli. Non avrei mai potuto fare un sport individuale… a parte una parentesi nel triathlon, ho sempre adorato giocare in gruppo e vedere tante teste che spingono in una direzione sola, quella dell’esaltante vittoria.

Questa è la cifra dei Bros hog, io i Bros hog li amo.

Voi non potete capire cosa sia per me vedere salire su qualsiasi palco, sia con 10 o 30 o 60 squadre, uno dei miei Bros. E potete solo immaginare cosa sia per me salirci in quattro per il gradino più alto. Fare un buon piazzamento con la mia preparazione mi fa godere, falso negarlo, ma se la squadra arriva terza (ma va pure peggio ahimè) mi girano le palle.

Arrivare per il prossimo anno dalla 5a alla 10a posizione con la mia preparazione ma fare 3 Gran Champions? Ci metto la firma. Cazzo si.

Vi racconto una cosa, anzi no. Ve la faccio sentire.

Avete capito cosa intendo? Avete capito perchè ho le palle girate? Avete capito perchè sono una bestia affamata?

Dopo queste emozioni non ti basta più nulla.

La sconfitta

A questo punto mi chiederete:”Ma allora che cacchio succede?”.

Non lo so, o meglio, so che abbiamo 2 preparazioni su quattro che non riescono a risalire la china, per un motivo o per l’altro. Sono quasi due anni che ci stiamo lavorando ma la quadra non arriva.

Sulle ribs abbiamo problemi tecnici e di flavour profile, sul pollo in particolare di flavour, avendo sistemato in parte gli aspetti tecnici.

Possiamo pensare che il problema sia tecnico? Che dopo tutto questo tempo abbiamo dimenticato come si cucini alla perfezione? No…

Si, è vero, questo “sport” è incredibile… a volte butti giù un paio di idee, accendi le braci, cucini e booom! Miracolosamente tutto in bolla! A volte, il più delle volte, non avviene e il rischio incartamento è dietro l’angolo.

Però ci credo poco. Alla fine, dopo tutti i tests fatti, ho l’impressione che si sia solo arrivati allo stremo.

La fiamma è sempre calda ma non violenta a sufficienza per sfamare delle “macchine competitive” come noi.

Mantenere lucidità, ma sopra tutto, continuare a sostenere quella spinta che ti porta a pensarci giorno e notte, ad avere chat di whatsapp fumanti, a ribaltare tutto (il cosiddetto salto di paradigma) e ripartire da zero è sempre più difficile.

Abbiamo sulle spalle 41 gare, tanti viaggi e tante notti insonni. Forse abbiamo solo bisogno di sederci su un bel prato verde e raccontarci davanti ad una birra di questi cinque anni, di riguardarci le foto e sorridere come dei vecchietti davanti al camino, di emozionarci ascoltando quella musichetta del Brew’n’Q (mi succede ogni volta), di pensare ancora una volta a quanto siamo Amici, a quanto siamo ancora noi, i Bros hog.

Vi amo.

#wearebroshog

 

 

P.S.

nonostante il post “nostalgico” vogliamo ringraziare gli Psycho Dog BBQ Team per l’ottima organizzazione e per quanto stanno facendo per il BBQ italiano.

Complimenti a White Squirell, GC ed Egghead Barbecue, RGC.

Next stop: Black Forest