La versatilità dei dispositivi a Gas Napoleon è incredibile. Con il mio LE 485 ho la possibilità di grigliare, affumicare, utilizzare il girarrosto, inserire il carbone sull’apposito vassoio utilizzandolo al posto del gas e, addirittura, mettere le birre in fresco nel vano porta ghiaccio. Ma questa è un’altra storia 🙂
Che c’entra tutto questo con la parmigiana al barbecue?
Una delle figate assurde del dispositivo è la sizzle zone, un bruciatore ad infrarossi che raggiunge temperature elevate in pochi secondi, ideale per cuocere bistecche o come fonte di calore per “spadellare”.
Da qui l’idea: perché non sfruttare la possibilità di cucinare all’esterno senza fa depositare odori per giorni in casa?
Già, meglio evitare quella sensazione di entrare in friggitoria ogni qual volta si varchi la soglia, no? Scusa che regge o meno, ho preso la palla al balzo per friggere in terrazzo, con buona pace dei miei vicini 😀 W l’outdoor cooking!
Finite le vacanze di Natale bisogna pur disintossicarsi un po’ dalle millemila calorie ingerite, quindi, una buona dose di verdure, aiuta a raggiungere l’obiettivo.
Parmigiana di melanzane.
Come quella di nonna, che avrebbe fritto pure me se avesse potuto…
Uno dei piatti tipici della tradizione italiana riprodotta in un barbecue. Non è una ricetta, non ti darò pesi e misure perché ognuno di noi la fa più buona dell’altro. O no?
Quindi, senza indugi, preparo la parmigiana al barbecue partendo dalla salsa di pomodoro; metto in pentola, olio evo, aglio, cipolla dorata, peperoncino (dove non lo uso??), pelati e un po’ d’acqua e ciao per un paio d’ore. Sull’altro fuoco preparo un paio di uova sode.
Ammazzo il tempo cercando di non tagliarmi le dita affettando melanzane, tagliando a cubetti della provola di cascina (la comodità di averla accanto a casa non ha prezzo) e grattugiando parmigiano. Cospargo col sale le melanzane lasciandole in uno scolapasta con un peso sopra. Perderanno l’amaro in un’oretta, giusto il tempo per qualche birretta (così fa rima).
- Un buon sugo è fondamentale
- Fette spesse il giusto
- Alta qualità della provola
- Taaaaaanto Parmigiano Reggiano
Spento il fuoco per il sugo, asciugate le melanzane accendo i tre fuochi e la sizzle zone iniziando a far scaldare l’olio. Appena scaldata la camera di cottura, spengo i tre fuochi e dispongo le fette sulla griglia, non per cuocerle, solo per assicurarmi che perdano più acqua possibile. Friggo tutto, salvando divano, tende e gli addobbi di Natale in casa.
Avendo tutta la linea pronta, porto in temperatura il barbecue accendendo i due fuochi laterali in modo da poter cuocere al centro le parmigiane. Sì, plurale, perché le cuocio nelle cocotte, così c’è più “bordo” e ognuno ha la sua porzione. E poi fa figo, diciamocelo.
La parte che preferisco è la composizione della parmigiana, la scelta del numero strati, la disposizione degli ingredienti… avrò una patologia. Sporcato il fondo delle cocotte con un po’ di sugo, il mantra è melanzane-sugo-provola-parmigiano per x volte, e poi a sorpresa una o due fette d’uovo sodo (come faceva nonna) per poi riprendere.
Stabilizzata la temperatura 180-200° nella camera di cottura, “inforno” per una ventina di minuti controllando di tanto in tanto. Appena pronte e prima di portare in tavola, aggiungo un’ultima spolverata di Parmigiano. Meglio far riposare una decina di minuti le cocotte davante ai commensali per per evitare ustioni indiscrete e urla annesse.
Buon appetito.
Oh, mi raccomando, la scarpetta per la parmigiana al barbecue è d’obbligo. 😉
#wearebroshog