Prime Uve non è un contest qualunque.
In KCBS esistono due categorie di contest:
Gli Open, ai quali qualsiasi team si può iscrivere pagando la quota di iscrizione, e gli Invitational, ai quali si può accedere solo dietro invito da parte dell’organizzatore in base a criteri a sua discrezione.
La famiglia Bonaventura Maschio, proprietaria del marchio Prime Uve ed organizzatrice dell’evento, dalla prima edizione (siamo ormai alla quarta) ha scelto di invitare presso la propria distilleria i migliori team europei, che dalla nascita di International Team of the Year Europe di KCBS, nel 2016, coincidono con i primi 15 team di questa speciale classifica più qualche wild card.
Noi avevamo partecipato nell’edizione del 2016, togliendoci grandi soddisfazioni con la vittoria del Primo posto ribs e Primo posto Dessert.
L’anno scorso, purtroppo, non eravamo riusciti a garantirci la partecipazione.
Quest’anno, grazie ai risultati ottenuti nel 2017, eravamo finalmente e nuovamente tra i privilegiati partecipanti, e questa cosa per noi rappresentava un grande orgoglio.
Come preannunciato qualche mese fa, in questa gara eccezionalmente il nostro team era composto da ulteriori due elementi.
Chi ci conosce sa che normalmente non partecipiamo alle categorie extra, ma Prime Uve rappresenta una di quelle piacevoli eccezioni alle quali non si può dire di no.
Uno degli obiettivi di questo evento è proprio quello di mettere in luce i tre distillati d’uva Prime Uve, nonché gli altri eccellenti prodotti delle distillerie Bonaventura Maschio, e le categorie extra rappresentano uno dei migliori modi per un utilizzo non convenzionale dei distillati che porti a valorizzarli e proporli sotto una veste nuova.
Per questo motivo volevamo essere in grado di proporre dei piatti belli, intelligenti e gustosi, senza tuttavia distogliere l’attenzione dalle quattro categorie KCBS.
Come abbiamo pensato di farlo? Invitando sotto la nostra tenda i nostri grandissimi amici Pietro Bonacorsi e Matteo Tarozzi di BBQ Geeks, Bros hog per un giorno.
Appuntamento quindi alle Distillerie Bonaventura Maschio per un weekend con un programma davvero ricco ed entusiasmante!
Il venerdì sera ci ha deliziato con una cena di benvenuto alla corte di Giovanni Mandara, “Pizzaiuolo on the road”.
Abbiamo mangiato pizze strepitose, frutto di impasti molto particolari, ottenuti utilizzando acqua di mare, piccolissime quantità di lievito e soprattutto lenta lievitazione.
Al sabato, la giornata è iniziata con la tradizionale cerimonia di “apertura della botte”.
Una volta operativi, è stato il momento del sorteggio del box carne.
Già.
Come se non bastasse avere acqua e birra free per tutto il weekend, come se non bastasse avere già montati gazebo, tavolo, lavandino con acqua corrente, come se non bastasse una postazione per usufruire di caffè Nespresso H24, come se non bastassero le strepitose pizze già citate o il gelato artigianale aromatizzato a Prime Uve, questo contest offre a tutti i team anche un box di carne contenente un brisket, un pork butt, 4 ribs e sovracosce di pollo. Ogni set chiuso in un box anonimo,consegnato ai singoli team dopo una trasparente estrazione.
Una volta ritirata la nostra carne e organizzati tutti i nostri materiali sotto il nostro gazebo, era già ora di iniziare a lavorare.
Trimming ed injection per il “team bbq”, preparazione della prima categoria extra per il “team gourmet”.
Il “BBQ and cocktail pairing” richiesto per il sabato sera è stato una sfida piacevole ed interessante:
Un piatto BBQ abbinato ad un cocktail che prevedesse l’utilizzo di uno dei distillati del portfolio Bonaventura Maschio.
Il piatto sarebbe stato consegnato in maniera cadenzata in modo da preservare il cocktail ad una giuria di esperti presieduta dal celebre bartender Massimo D’addezio .
Volevamo un piatto elegante che potesse in qualche modo scrollarci di dosso la nomea sui “pitmaster grezzi e sporchi di carbone”.
Dopo molte riflessioni abbiamo deciso di presentare un lombo di coniglio affumicato a bassa temperatura con caviale di tartufo nero e piselli alla brace in 4 consistenze, accompagnato con “Geek tonic” con infuso di basilico e cetriolo alla brace. Per la creazione del “Geek tonic” abbiamo utilizzato un Prime Uve bianche.
È stato un vero piacere vedere Pietro e Matteo, coadiuvati da Serena, lavorare con una delicatezza che non siamo soliti avere sotto la nostra tenda.
Il risultato è stato un piatto raffinato, che abbiamo consegnato davvero con onore.
Nel frattempo, il caldo cominciava ad aumentare e minacciarci in maniera consistente.
Per prima cosa abbiamo tutelato le carni, sempre a rischio di contaminazione batterica con queste temperature.
Il compito è stato reso decisamente più agevole dalla presenza di una cella frigo, comune a tutti i team ma gestita full time da un responsabile che regolamentava entrate ed uscite merce, nonché un congelatore sempre pieno di sacchi di ghiaccio.
Una volta messe a posto loro, però, toccava a noi, e forse in particolare a me.
Vai a capire perché, ma sabato pomeriggio ho veramente patito le temperature.
In molti mi guardavano in faccia e mi consigliavano di andare a sedermi all’ombra anche se tutto sommato stavo bene.
Devo dire che nonostante non abbia praticamente bevuto alcool, credo di essere costato in acqua all’organizzazione quanto gli affezionati della “zona cocktail”, dove si potevano gustare classici e novità, nonché l’ormai irrinunciabile “Mediterraneo” di Michele Di Carlo.
La cucina di “Pizzaiuolo on the road” ci ha accompagnato per tutta la giornata, sfornando pizze, pasta, ed un italianissimo e buonissimo “filone con mortadella”, della serie “Pastrami levati proprio”.
A tutto questo si sono aggiunti piatti grilling cucinati dai ragazzi dell’Associazione Chapter Veneto di BBQ4All, instancabili durante tutto il weekend, impegnati sia in cotture che in showcooking.
Ma il momento più piacevole (quantomeno da un punto di vista fisico) della giornata è arrivato nel tardo pomeriggio, qualche momento prima del tramonto, quando finalmente siamo riusciti a toglierci i vestiti sudati ed abbandonarci nella piscina/laghetto del nostro agriturismo, dove abbiamo fatto il bagno con le ranocchie ed abbiamo recuperato tutte le forze necessarie ad affrontare una grande domenica!
È finalmente il momento del contest.
Non sono ipocrita nel dire che non sentiamo realistica la possibilità di “giocarcela”.
Certo, si parte tutti dallo stesso punto e tutto può accadere, ma sappiamo oggettivamente (e gli scores sono lì a ricordarcelo) che stiamo giocando ad alti livelli in due categorie su 4.
Troppo poco per poter pensare anche solo di impensierire i team presenti al Prime Uve.
Quello che ci diciamo è di cucinare con amore, di divertirci, di fare il nostro meglio senza l’ansia del risultato.
Abbiamo il solito eccellente Pork Butt di Federico Dal Lago, delle ottime ribs ed un buon brisket procuratoci dal Peter Craig di White Squirrel, siamo fiduciosi di poter fare la nostra parte per poi sederci a vedere cosa sarebbe successo.
Mentre le nostre cotture vanno, l’altra metà del nostro box è totalmente dedicata alle altre due categorie extra.
Alle 11 era infatti prevista la consegna della salsa, mentre alle 11.30 sarebbe stato il turno del Barrel Smoke.
Le regole sulla salsa prevedono che sia preparata utilizzando uno dei tre distillati d’uva, mentre il Barrel Smoke è un piatto che deve essere cucinato affumicando con una doga di botte imbevuta di Prime Uve.
Due anni fa avevamo portato una salsa bbq al caffè, ci sembrava un abbinamento ideale con un distillato come il Prime Uve, tuttavia era squilibrata ed il risultato non fu memorabile.
Non paghi, ci abbiamo riprovato, presentandone una versione più elegante impreziosita da Prime Uve Oro.
Per quanto riguarda il Barrel Smoke, la filosofia era quella di proporre un piatto raffinato ma non troppo (non era più per la giuria di settore ma per i giudici KCBS), caratterizzato da gusti riconoscibili ed un aspetto accattivante.
Consegnamo un lombo di agnello cotto nella sua pancia, affumicato con doga imbevuta di Prime Uve nere, rubbato con polvere di caffè e capperi, servito con crema di peperoni alla brace, senape in grani e fiori di zucca.
Non appena termina il Prime Uve di Pietro e Matteo, di fatto comincia il nostro.
Dalle 12, ogni mezz’ora, fuori con le nostre quattro canoniche preparazioni.
Il pollo purtroppo mi tradisce.
Colpa mia, un errore banale che ho focalizzato solo domenica sera, a bocce ferme, ha fatto si che avessi un pollo estremamente salato. Indecente per un contest a questo livello.
Le ribs sono la piacevole sorpresa di giornata.
Una categoria dove siamo ancora in sperimentazione, che quest’anno non ci ha dato i risultati che avremmo voluto, qui, nella gara più importante, ci offre probabilmente la migliore interpretazione da almeno un anno.
Il pork è la certezza del 2018. Non è probabilmente il migliore della stagione ma è indubbiamente molto buono.
Così il brisket, una preparazione più che dignitosa.
Terminata l’ultima consegna siamo davvero felici e soddisfatti.
Sappiamo che non saranno calls da grandi batticuori ma anche di non “fare brutta figura”.
E soprattutto ci siamo davvero divertiti, siamo stati bene insieme, ci siamo fatti coccolare dalle attenzioni di Anna ed Andrea Maschio.
Le calls cominciano con le premiazioni per il “BBQ and Cocktail pairing”.
Siamo felici del nostro piatto, ci aspettiamo un risultato positivo, ma purtroppo vengono chiamati solo i primi 3 posti e non siamo tra loro.
In questo senso è davvero un peccato non aver ricevuto la classifica anche per questa categoria.
Potremmo essere arrivati quarti o ultimi, e non lo sappiamo. Questo un po’ ci spiace.
Si procede con la categoria Sauce. Questa volta abbiamo colpito nel segno! Primo posto!
In categoria Barrel Smoke chiudiamo all’ottavo posto.
È il momento delle 4 categorie KCBS.
Chicken no call, e non mi aspettavo nulla di diverso.
Sulle ribs siamo molto fiduciosi.
Chiamano altri team, si continua a salire, siamo davvero elettrizzati ed è un cazzotto allo stomaco quando viene chiamato anche il primo posto e ci dobbiamo rassegnare all’evidenza di un “no call”.
Capita a volte di non riuscire davvero ad essere d’accordo col giudizio, e questa è una di quelle. Pazienza.
Pork al 5 posto e Brisket al 6 posto ci confermano di avere preparazioni all’altezza ma anche che la classifica overall non ci riserverà piazzamenti importanti.
Siamo i primi chiamati, al decimo posto.
RGC BBQ+, Grand Champion Bunch of Swines.
Classifica estremamente rappresentativa di questa stagione, complimenti a questi due team fortissimi e a tutti i partecipanti a questo contest per il quale è già una vittoria essere invitati.
Grazie a Pietro e Matteo, compagni speciali di questa bella avventura, grazie a Serena, Carlotta, Chiara, Donatella, ai nostri bimbi, per averci donato felicità, grazie ad Anna ed Andrea Maschio per ogni minuto che hanno dedicato alla realizzazione di un contest unico al mondo, grazie ai Rep Luca ed Haymo, ai giudici, grazie a Valter Colombo per il suo aiuto, grazie infine ai nostri sponsor Napoleon Grills Italia, Eurofokus, Macellerie Dal Lago, Grillgold ed Oh My Rub!
Per noi ora rotta verso Bad Bellingen ed il suo Black Forest!
#wearebroshog