Sono trascorsi ormai cinque anni dalla nostra prima gara, cinque anni che ci hanno visto girovagare per l’Europa ed entusiasmarci in una splendida tappa in America nel 2016. Cinque anni di cambiamenti, successi, gioie, qualche delusione e tanta, tanta cenere fatta.
La prima tappa del 2019 non poteva essere che il W.E.S.T. (Winter Extreme South Tyrol) giunta ormai alla quinta edizione, una delle gare più suggestive: location da urlo, condizioni meteorologiche proibitive e atmosfera unica. Riva di Tures è immersa tra le montagne della valle Aurina in Trentino, la temperatura arrivata a -23° ha accompagnato circa trenta team e decine di dispositivi fumanti disposti su una splendida distesa di neve per tutto il weekend.
Avendo preso parte a tutte le edizioni non potevamo non esserci, volevamo raggiungere la quinta presenza nella più longeva competizione italiana organizzata dagli amici MIG; siamo stati così matti da voler partecipare anche quest’anno, probabilmente ci si sarà congelato una parte di cervello nelle precedente edizioni 😀
Il nostro pregara è stato alquanto rocambolesco poiché fino a poco prima della partenza non avevamo certezza di quale sarebbe stata la formazione con cui avremmo affrontato il WEST e, di conseguenza, il viaggio.
Confermata lunedì l’assenza del Doc, decido di partire raggiungendo Carlo e Valter al nord (:D); insieme carichiamo il furgone gentilmente offerto da Forcellini Allestimenti di Cabiate e ci dirigiamo verso Brescia per andare a recuperare il Brisket presso la macelleria Roberto Pagani; Matteo ci accoglie alla grande e ci consente di scegliere la nostra punta di petto tra 4 eccellenti pezzi. Professionalità ed eccellenza, queste sono le parole che mi rimangono in testa dopo il nostro incontro. Grazie ancora e alla prossima!
Recuperato il brisket ci inoltriamo nello splendido paesaggio del Trentino, le prime nevi ai bordi delle strade ci fan venire fame e ci fermiamo per un pranzo veloce, prima di raggiungere il campo gara. D’altronde come dice Carlo, qualunque orario confrontato al nostro arrivo alla gara di Tallya 2017, è un arrivo in anticipo 😀
36 gare alle spalle ci consentono di essere ormai molto rapidi nel setting, ed in breve tempo la nostra attrezzatura è ben disposta nella ‘shed’ riservata. A questo punto, dopo aver salutato un po’ di amici, ci dedichiamo alle preparazioni.
Nonostante il cielo limpido e l’assenza di vento, fa veramente molto freddo. Tuttavia, per una volta, il nostro gazebo e la nostra casetta, con i loro “0 gradi” ottenuti grazie al lavoro incessante di due stufette, sono quasi confortevoli ed il trimming vola in fretta. Pollo, ribs, pork e brisket pronti per la nanna. Finalmente mettiamo il muso fuori dalla tenda per due chiacchiere con i nostri amici e ci rendiamo conto che oltre ai gazebo dei team c’è fermento per la gara SCA, ci sono stand di prodotti outdoor, showcooking, lo streetfood dei nostri amici Mad for bbq, gli arrosticini di Jubatti cucinati egregiamente da pitmaster Gio e udite udite, tortellini in brodo di cappone fatti a mano dai Burros bbq: deliziosi. Saranno stati i profumi, il clima o quel che volete ma decidiamo di cenare presto e accumulare più ore di sonno possibili per rimanere ‘freschi'(!) il giorno dopo. Finita la cena a base di canederli passata insieme a Federico dal Lago, da anni il nostro ‘spacciatore’ di fiducia di pork e ribs, Carlo riesce ad arrivare in camera senza addormentarsi mentre io e Valter facciamo un giro nel capannone per ascoltare un po’ di musica live e fare due chiacchiere, giusto un’oretta prima di andare a riposarci.
Sveglia alle 4,30 e alle 5 diamo fuoco alle polveri. Accendiamo i tre Napoleon Apollo per Brisket, pork e ribs e il Grande Limited KamadoBono per il pollo. Le cotture sembrano filare lisce secondo timeline, tanto che riusciamo a ritagliarci anche il tempo per la colazione, ma non tutte le ciambelle, si sa, riescono col buco.
Poco prima del turn in, iniziano gli intoppi:
Chicken perfetto grazie all’ottimo lavoro di Valter, ma la pelle per qualche motivo che non riusciamo a spiegarci tira, che facciamo? Al momento del box decidiamo di eliminarla.
Alla certezza di una penalizzazione in tenderness preferiamo il rischio di una penalizzazione in appearance. Ciò che mettiamo nel box è estremamente tenero e succoso, confidiamo di non venire puniti troppo.
Anche le ribs, purtroppo, non ci regalano gioie. Le tengo in cottura ben oltre il previsto ma non raggiungono la tenderness che vorrei, pertanto sono certo che non otterranno un buon risultato.
Il pork del doc abbiamo imparato a conoscerlo bene. Nonostante lui sia riuscito a piazzare la sua preparazione al secondo posto in Europa nel 2018, anche in sua assenza siamo sempre riusciti a tenere il timone e questa volta non fa eccezione.
Infine il brisket. Carlo è una certezza, la sua preparazione ci ha dato sempre un sacco di soddisfazioni, tuttavia in questa occasione le burnt ends non rispettano il nostro standard e non sono all’altezza del flat, pertanto decidiamo di non consegnarle.
Immediatamente dopo aver consegnato l’ultimo box iniziamo a caricare il furgone, e tiriamo un sospiro di sollievo quando proviamo ad accenderlo e vediamo che va in moto senza problemi. La notte infatti ne ha decimati molti e il carro attrezzi ha avuto un bel da fare.
Qualche attimo per godersi il bel sole che illumina la vallata per poche ore pomeridiane e poi con le consuete chiacchierate post gara tra membri del team e giudici sul tema “com’è andata?” entriamo in clima pre calls.
Nonostante gli intoppi crediamo di aver presentato un ottimo pollo, il solito brisket e un pork buono. Speriamo che il problema sulle ribs non pregiudichi troppo la gara, ma pensiamo che in un contest come il W.E.S.T. non saremo gli unici a zoppicare almeno su una preparazione (devo andare a Lourdes per le ribs!).
Raggiungiamo quindi il capannone e ci prepariamo agli awards.
Dopo i consueti ringraziamenti, essendo questa la quinta edizione, l’organizzazione decide di premiare i team che hanno partecipato a tutte le edizioni. È una bella consuetudine che avevamo già visto a Beer, Fries & BBQ in Belgio, e tutto sommato anche un riconoscimento cui tenevamo, visto il valore speciale che abbiamo sempre riconosciuto a questo contest.
Purtroppo, l’organizzazione decide di premiare solo i team che abbiano partecipato a tutte le edizioni ma senza “cambiare nome”.
Per questo motivo, i nostri primi due W.E.S.T., uno dei quali coronato da un RGC, non valgono.
Peccato, forse almeno una citazione si poteva fare.
Subito dopo la premiazione della categoria extra, passiamo a quelle importanti per l’overall.
Chicken: mi aspettavo di sentire il nostro nome, ma sono rimasto a bocca asciutta, no call.
Ribs: come previsto no call.
Pork: 10. Prendiamo questa call e vediamo cosa ci riserva il brisket.
Sono sincero, riconosco il nostro brisket, ha vinto molto, e dopo aver sentito il secondo ho pensato all’ennesimo 1° posto, ma accanto a me c’era Fausto dei Barktenders, un altro abituato a primeggiare. Stavolta l’ha spuntata lui e noi abbiamo chiuso gli awards come non mai: una sola, misera call è probabilmente uno dei nostri peggiori risultati di sempre.
Ciò che abbiamo presentato non è piaciuto abbastanza ai giudici e abbiamo concluso il contest con un triste 12° posto su 30 partecipanti.
Complimenti al Grand Champion Hot Whachula’s (from U.S.A.) e al Reserve Grand Champion Gecko Barbecue.
Successivamente scopriamo che Gecko è al suo terzo RGC consecutivo al W.E.S.T.. Uno specialista così come Fausto Maiocchi ed il suo brisket (due 1 ed un 3 posto nelle ultime tre edizioni). È evidente che ci sono team che con il W.E.S.T. hanno un feeling assoluto.
Non noi purtroppo, che infreddoliti ed un po’ stupiti ci congediamo salutando Valter e gli altri amici che ripartono immediatamente, mentre io e Carlo ci dirigiamo in albergo per goderci un po’ di caldo.
Ringraziamo come sempre i nostri Sponsor Napoleon Grills Italia, Eurofokus, Kamado Bono, Oh my Rub! per tutto il supporto che ci danno costantemente, due grandissimi professionisti come Federico Dal Lago e Matteo Pagani per la grande professionalità e la disponibilità dimostrata nei nostri confronti, Forcellini Allestimenti di Cabiate per metterci, come sempre, 4 ruote a disposizione.
Grazie di cuore, a tutti.
Ora una piccola pausa fino a marzo, dove ci aspetterà un back to back, due gare a disposizione per migliorare la nostra classifica. ‘The smoke must go on’.
#wearebroshog