La Germania toglie, la Germania dà.
Abbiamo partecipato a diversi contest in Germania, questo è il quarto, ma non abbiamo mai avuto la sensazione di avere “colpito nel segno”. Al nostro primo Ruhrpott, due anni fa, avevamo ottenuto uno splendido 3 posto sulle ribs (oltre al 3 salsiccia) chiudendo al 15 posto overall, mettendo le altre categorie a metà classifica. Lo stesso ci era accaduto quest’anno a BBQ An Der Burg, dove avevamo piazzato bene il brisket ma non le altre categorie. Idem al Black Forest, dove eravamo davvero felici delle nostre cotture, ma abbiamo visto premiato solo il brisket. Inutile girarci intorno: avevamo un problema con il flavor profile tedesco.
Ora, il Ruhrpott diventa molto riduttivo classificarlo come “tedesco”. E’ una gara internazionale a tutti gli effetti, ma restava in noi l’idea che qualcosa per essere più ruffiani potevamo farla.
Ma facciamo un passo indietro, perchè noi, questa gara, non dovevamo farla.
Ad inizio anno, dopo un 2016 che tolto il GC a Praga ci aveva regalato ben poche soddisfazioni, l’obiettivo era prendere la nostra strada, piazzare un paio di colpi e garantirci a fine anno l’accesso a Prime Uve entrando nei migliori 15 d’Europa. Questo era l’obiettivo, nè più, nè meno.
A metà stagione, però, le cose si sono messe diversamente, perchè dopo un filotto di RGC-GC-GC-3^, eravamo secondi in Europa, e a quel punto puoi fare due scelte. O dire “sai che c’è, il fieno in cascina io l’ho messo, fuori dai 15 ormai non ci vado, tiro i remi in barca”, o dire “siamo in gioco? Giochiamo fino alla fine e proviamo a dare fastidio ai grandi”.
Perchè qui c’è da fare una considerazione.
Nel circuito KCBS europeo ci sono 3 fuoriclasse: Bunch of Swines, IQ BBQ, Miss Piggy’s BBQ (in rigoroso ordine alfabetico). Non ci sono cazzi. Sono i più forti d’Europa (e vincono anche negli Stati Uniti).
Ma se il nostro obiettivo ad inizio anno era arrivare nei primi 15, a metà stagione il nostro obiettivo si è tramutato in “Proviamo ad arrivare primi tra i team normali”.
Questo è stato il nostro ragionamento, e questo è ciò che ci ha portato ad iscriverci al Ruhrpott in una fase molto avanzata, ma soprattutto dopo che il Doc aveva già acquistato i biglietti per vedere i Rolling Stones a Lucca 😂
Organizzare questa spedizione non era semplice, ma voi non sapete che noi tra Germania e Olanda abbiamo ormai una famiglia: Papà Thomas Karstadt, Zio Maarten Van Zorge e cugino Danny van Oers.
Noi non sappiamo davvero come ringraziarli e l’unica cosa che possiamo sperare è che vengano prima o poi a gareggiare in Italia così da provare almeno a rendergli una piccola parte di quanto hanno fatto in più occasioni per noi. La loro disponibilità ci ha consentito di partire con la sola valigia delle attrezzature, trovando sul posto Gazebo, smoker, tavoli, panca, cambro, luci, e tutte le carni.
Fantastico.
Mancando il Doc ci sarebbe toccato fare un’altro contest in due, MA:
a) era il terzo contest consecutivo
b) i partecipanti all’edizione dello scorso anno ci avevano caldamente consigliato di trovare il modo di affrontare in sicurezza il tragitto tent/turn in, che tra andata e ritorno portava via circa 15 minuti passando attraverso un fiume di gente.
Perchè, già, forse qualcuno non lo sa, ma il Ruhrpott è insieme al Tony Stone una delle gare più grandi d’Europa. Quasi 70 team e non so quante migliaia di visitatori per una città letteralmente bloccata e dedicata all’evento. Per dire “i contest che dovresti guardare se anche solo pensi di voler organizzare una gara”.
Se funziona lì, può funzionare ovunque.
Dopo un pò di discussioni decidiamo di portare con noi una persona, ma chi scegliere?
Non è facile stare sotto la nostra tenda, credeteci. Non siamo brutte persone, ma abbiamo automatismi particolari e quando un ingranaggio gira così bene hai paura di inserire un corpo estraneo. Ci serviva una persona seria e non appartenente ad un altro team. Dopo averci riflettuto un pò abbiamo chiesto last minute la sua disponibilità a @Valter Colombo, un amico sincero con il quale avevamo già vinto due RGC prima di chiamarci Bros Hog, e fortunatamente ci ha detto di si.
Il gruppo di fuoco era pronto.
Una volta ricongiunti, con qualche difficoltà, presso l’aeroporto di Dusseldorf, in auto abbiamo raggiunto Waltrop.
Waltrop è quel paese famoso perchè sta tutto intorno al Ruhrpott.
Scherzo.
A Waltrop, risiede il… provo a scriverlo correttamente… Schiffshebewerk Henrichenburg, dove Schiffshebewerk significa letteralmente “ascensore per navi”.
La splendida struttura composta da due torri, sovrastante il canale di Waltrop, costruita nel 1899, fungeva letteralmente da ascensore per le navi che superavano un dislivello di 14 metri, ed oggi è parte integrante dell’omonimo museo, nonchè struttura predominante del parco in cui si svolge il Ruhrpott.
Entrati sul campo gara abbiamo colto solo camminando la sua estensione. Questo perchè differentemente da quanto accade di solito, la zona non è concentrata in uno unico spiazzo ma suddivisa lungo un percorso lungo circa 750 metri e suddiviso a sua volta in due zone, una dedicata ad espositori e street food e l’altra dedicata ai team, al cui centro si trovava la struttura dedicata al turn-in.
Giunti alla nostra piazzola facendo molte pause per salutare la bbq family, troviamo il gazebo già montato, due smoker, luci, tavolo, sedie, isobox e carne. Maarten e Thomas avevano già pensato a noi.
Grazie. Ancora. Non sarà mai abbastanza.
Essendo arrivati sul campo gara sabato pomeriggio alle 15, con tutta la carne presa sul posto, avevamo davvero tanto lavoro da fare. Prima di TUTTO, il trimming.
Carlo al pollo e al pork, Valter al brisket, Ale alle ribs. Non potendo disporre delle nostre carni ci siamo affidati a Thomas che ha acquistato per nostro conto da Kalieber.de. Visto il risultato, direi ottima scelta!
Superati trimming e injection abbiamo ricevuto una piacevole visita, quella di PitmasterX ed Eric w Wephart, impegnati nel #KJROADTRIP che li vedrà cucinare 7 ricette, in 7 paesi, in 7 giorni.
Siamo stati onorati di essere protagonisti di una loro intervista durante la quale abbiamo parlato di barbecue e di cosa ci spinge in gara, davvero una bella chiacchierata.
Alla sera, dopo aver organizzato tutto e goduto di qualche prelibatezza locale, ci siamo goduti il derby della mole, apprezzando il fatto che Premium Play non funzionasse sotto wifi (perchè all’estero non ha i diritti), ma funzionasse benissimo sotto copertura dati. Un grazie ai programmatori buggati dell’app Premium Play.
Al mattino, sveglia alle 4, colazione alle 4.30 in un hotel dove parlavano solo tedesco ma sono stati tremendamente efficienti a capire tutto da google translate e farci trovare tutto pronto per la colazione prima dell’alba, ore 5 campo gara.
Questo weekend ha portato con sé due compleanni sul campo. Sabato abbiamo festeggiato quello di Giorgio Pagani, mentre domenica mattina gli abbiamo rubato la candelina e, posta su un panino alla Nutella, abbiamo cantato happy birthday a Michael Koepf.
I nostri amici Griller Unchained ci hanno prestato la loro ciminiera turbo con la quale abbiamo acceso il mondo il pochi minuti, e siamo partiti.
Pork su alle 6, Brisket alle 7. Inutile starvi a raccontare le cotture (se vi interessano così tanto venite al Bootcamp buahh aaahh ahhh) la novità è che questa volta abbiamo fatto tutto, sia la salsiccia che la chef choice (la salsiccia perchè era andata bene due anni fa, la chef choice solo perchè era obbligatoria) e per noi è un piccolo evento. La chef choice curata personalmente da Valter con tanto tanto AMMMORE ha perfino preso una call al 10 posto (con 4 180 davanti) facendo ben 177 punti!!!
Per quanto riguarda le cotture valevoli per la classifica, boh… eravamo soddisfatti, sicuramente, ma non impressionati. Nelle ultime due gare, sottostimando erroneamente il livello, ci eravamo dedicati a qualche test, soprattutto sulle ribs, ed i risultati ci avevano penalizzato parecchio. In questo contest, essendo il penultimo della nostra stagione e mancando il doc, il diktat era grossomodo “fai quello che sai fare e non cagare fuori dal vaso”. Un pò lo stesso concetto espresso al Brew’n’Q Open dopo gli schiaffi presi all’invitational.
Comunque arriviamo alle call convinti di poter entrare nei primi 10 perchè in queste gare con così tanti team la coerenza di punteggio sulle quattro categorie è veramente determinante.
Il nostro pollo aveva finalmente la tenderness che volevo. Un taste diverso dal solito (lo dico senza problemi: non ho usato OH MY RUB in questa gara. Avevamo avuto più contest a dimostrare con certezza che il suo gusto mediterraneo non fosse adatto a quelle latitudini) e quindi non sapevo nemmeno io se mi piaceva o no. Di sicuro era meno “personale”, il che poteva declinarsi sul pessimo “banale”, o sul migliore “ruffiano”. Man mano che le call scorrevano maturavo la certezza di essere rimasto fuori dai 10, ma alla fine sentiamo il nostro nome al primo posto, e del dopo ricordo solo Ale che mi grida “vedi che non capisci un cazzo! Te lo dicevo che era buono!”.
Con iQ assente, osservavamo con particolare attenzione i risultati dei Bunch e di Miss Piggy’s. I primi no call, i secondi 9. Sapendo che non sono le loro categorie di punta, ci diciamo che abbiamo sfruttato bene la nostra chance.
Ribs: no call per noi, MP 4, BoS 3. Ecco la zampata dei leoni.
Pork: no call per noi, MP no call, BoS 6.
BoS e MP vanno a due call, noi ancora fermi ad una.
Brisket: noi 7, BoS 5, MP no call.
Bunch è l’unico team a 3 call. Salvo suicidi nel pollo ha vinto. Sotto, ci sono almeno 7/8 team a due call , tra cui noi. Difficile fare previsioni.
Iniziano a chiamare le overall. Passano in basso team con solo una call, quindi ipotizziamo di essere su, ma si continua a salire e i posti continuano a diminuire.
Ad un certo punto chiamano il terzo, e non siamo noi.
Dando Bunch GC, rimane solo il posto di RGC, ma non siamo ancora stati chiamati nè noi , nè Miss Piggy’s. Uno dei due, è fuori dalle calls.
Considerando che questo ci aveva già penalizzato nell’ultima gara, siamo convinti che tocchi a noi rimanere fuori, ma poi sentiamo forte il nostro nome, e tutto ciò che rimane è adrenalina pura.
Alessandro sale sul palco, alza il premio fatto interamente di acciaio sagomato al laser, e si taglia entrambe le mani, ma chi se ne fotte, siamo RGC al Ruhrpott, su 66 teams!
E chiunque non creda nel nostro impegno, da oggi sappia che noi versiamo sangue per un trofeo!
Scesi dal palco, dopo le foto di rito, l’invio al doc, tocca al buon Ale, questa volta, crollare. In UK mi aveva retto lui, questa volta l’ho retto io.
Siamo fatti male probabilmente, ma per noi non è solo un gioco. E’ Amicizia, è famiglia, è riscatto, è Emozione.
A proposito di emozioni, quando stavamo per scappare via è venuto a salutarci e farci i complimenti Big Moe Cason, che avevamo già conosciuto all’American Royal. Un gesto che abbiamo davvero apprezzato molto.
Il viaggio di rientro è stato caratterizzato dal capire come cavolo far accettare a Ryanair il fatto che quell’arma travestita da trofeo potesse transitare come un normale bagaglio a mano, ma ce l’abbiamo fatta.
Tornati alle nostre dimore, questo è il momento della famiglia, degli amici, del letto, dei pensieri.
Per tornare a quanto si diceva, le classifiche in questo momento ci vedono 3 in classifica EBCC (primi italiani dietro iQ e Bunch of Swines) e 2 in classifica ITOY.
Sono rimaste solo due gare. Noi ne faremo una, gli altri non lo so.
Matematicamente non potremo raggiungere il primo posto, ma faremo di tutto per difendere il secondo.
Chi vivrà vedrà.
Questo è il momento per ringraziare OH MY RUB, Eurofokus, Grillgold, per avere creduto in noi quando era meno semplice di oggi, per ringraziare i Rep, i giudici e tutto lo staff dell’organizzazione che ha reso così fruibile in evento mastodontico. Per ringraziare i nostri vicini di tenda Smoking Guns, North Side e Griller Unchained per il loro supporto. Per ringraziare ancora una volta Thomas, Maarteen e Danny, non è mai abbastanza, e Valter, un Amico vero.
Complimenti a Bunch of Swines per la sua seconda vittoria consecutiva al Ruhrpott e a tutti i team che hanno sentito il loro nome.
Ora, andiamo a giocarci la stagione a Tallya.
#wearebroshog